Comune di TORELLA
DEI LOMBARDI (AV)
Popolazione,
Superficie, Altitudine slm
Abitanti
2265
Superficie
26.29 Kmq
Via Airola 23 83057
Telefono: 0827/44150
Sito internet: www.prolocotorella.it
E-mail: prolococandriano@fastwebmail.it
Presidente: Famiglietti Michelangelo
Distanza
dal Capoluogo e percorso stradale
Distanza
dal capoluogo AVELLINO: Km 43 Come arrivare:
Da Napoli autostrada
Napoli-Bari uscita Avellino Est, proseguire per l’Ofantina direzione Lioni e
seguire le indicazioni per Torella dei Lombardi
Autostrada
SA-RC(A3)uscita Avellino seguire indicazioni per
Castelvetere-Castelfranci-Torella.
Superstrada
CONTURSI-GROTTAMINARDA uscita Teora-Lioni seguire indicazioni per Lioni
–S.Angelo dei L.-Torella.
Cenni
storici
Si
trova nel cuore dell’Irpinia, tra l’Ofanto e il Fredane. Le sue origini risalgono
al periodo longobardo mentre il nome, secondo alcuni, risale al medioevo. Il
castello venne fatto costruire dal Principe di Salerno, con ampie sale e
stemmi. Risale all’anno
Beni
culturali, artistici, storici, ambientali
Il
borgo d’origine medievale si sviluppa lungo le pendici del colle su cui sorge
il castello. Il castello era costituito da un’unica torre - all’interno della
quale si trovava l’abitazione del feudatario - che era il capo della
guarnigione militare e anche colui che amministrava il territorio. La torre era strutturata almeno su tre piani.
Il primo era adibito a deposito e a riserva d’alimenti. Al vano d’ingresso del
secondo piano si giungeva utilizzando una scala lignea esterna che poteva
essere asportata per esigenze difensive. Attorno alla torre ci doveva essere
una struttura muraria che fungeva da fortificazione, questa struttura muraria
di cui fino a metà del XIX sec si trovavano ancora i resti; infatti all’interno del CIL -
che riporta le iscrizioni rinvenute a Torella dei Lombardi - c’è la
testimonianza degli archeologi tedeschi che visitarono Torella e che parlano delle strutture murarie che si
trovano intorno alla torre di Girifalco. Questa testimonianza archeologica è
riportata nel libro di
Di Fronzo ,
dove Mommsen importante storico tedesco di storia
romana riporta la testimonianza del suo allievo Dressel.
Dressel che analizzò con assai diligenza questi
luoghi osservò che: "l’agro di Torella abbondava
massimamente di antichi ruderi e non
sarebbe perdita di tempo se qualcuno analizzasse diligentemente questi luoghi”.
Ci sono ancora dei resti murari che, però sono coperti dalla vegetazione.
Girifalco era abitata già al tempo dei romani; infatti
sono state rinvenute delle iscrizioni, delle monete di epoca romana e una stele
funeraria, che secondo alcuni la era un vero e proprio altare votivo.
Quando
al culto pagano si sostituì quello cristiano fu inserita una croce sulla stele
funeraria, nel bosco ne è collocata una copia, quella
originale è conservata all’interno del museo. Sulla stele funeraria si
possono notare alcuni segni, da una parte una brocca e dall’altra una coppa,
sono elementi lustrali, segni di purificazione e viatico del morente che si
accingeva ad andare nell’aldilà. Il casale di Girifalco si era formato intorno
alla chiesetta dei ss. Giovanni e Paolo.
Questa
fu costruita in epoca Bizantina, non sappiamo se durante la dominazione greca
oppure durante il passaggio dell’imperatore Costante II, che andava a
combattere i Longobardi di Benevento e portava con sé le reliquie e interi
corpi di santi. Nella sua sfortunata avventura l’imperatore lasciava queste
reliquie per via: ad Eclano il corpo di S. Mercurio, e qui, probabilmente,
qualche reliquia dei ss. Giovanni e Paolo, molto venerati a Costantinopoli.
Sulla
facciata della chiesa dei ss. Giovanni e Paolo è appunto presente questa
iscrizione latina: Firvio Celere, della tribù
Galeria, che costruisce un sepolcro per i suoi fratelli N. Firvio
Massimo e Q. Firvio Paolo della tribù Galeria.
Questa
iscrizione funebre testimonia che in epoca romana questo posto era già un luogo
di culto e probabilmente era utilizzato come luogo per la sepoltura.
In
seguito questo luogo di culto o necropoli di epoca romana fu sostituito, come
spesso avveniva, da un culto cristiano e quindi divenne luogo di sepoltura e di
culto per le popolazioni che ormai si erano convertite al cristianesimo, e come
dice il prof. Rotili: accanto alla fortificazione ci
doveva essere un luogo di culto databile intorno al
X-XI sec.
Di
questa parte della chiesa non vi sono resti se non le strutture di base, perché
è stata varie volte ricostruita e ristrutturata a
seguito di terremoti che si sono succeduti.
Il Castello Candriano
L’origine
di una torre di difesa, precedente al castello vero e proprio, è databile
intorno all’849-850 d.C.; in seguito alla divisione del principato longobardo
di Benevento in due distinti principati: Salerno e Benevento. Il principe di
Salerno costruì il castello di Torella, insieme ad altri della zona, per
difendere i suoi confini. Il castello appartenne alla famiglia Saraceno fino al
1529, anno in cui persero i loro feudi per essersi schierati con Francesco I
nella guerra tra Francia e Spagna. Divennero nuovi signori di Torella i
Caracciolo, con Domizio nel 1560, che rinnovarono l’edificio nel XVI-XVII
secolo e nel XVIII, incrementandone le caratteristiche di residenza rispetto a
quelle di fortificazione, che erano state prevalenti fino ad allora. La
denominazione di castello “Candriano” deriva dall’omonimo marchesato concesso
nel 1889 da Umberto I a Giuseppe Caracciolo. Questi morì senza figli nel 1920 e
il titolo di principe di Candriano, acquisito nel 1893, passò al nipote Camillo
Ruspoli con il relativo palazzo. È di proprietà
comunale dal
Una
fontana pubblica per il servizio degli abitanti del centro, da tempi remoti era
al posto dell’attuale, ma consisteva in una rudimentale vasca che raccoglieva
attraverso condutture di fabbrica acqua sorgente dai giardini del principe(ora
della famiglia Colucci). Il
Manifestazioni ed eventi:
Sapori Antichi (esposizione e degustazioni prodotti
tipici ): 14-15 luglio
Mostra delle farfalle a cura di
Antonio Festa: 13-18 luglio:
Festa in onore di S. Anna: 25-26
luglio:
Premio Cinematografico “Sergio
Leone”: fine luglio-inizio agosto:
Carnevale: GRUPPO FOLK LILASSA E PIGLIA
Rassegna di musica classica: 8 dicembre.