Comune di ROTONDI ( AV )
Popolazione, Superficie,
Altitudine s.l.m.
Popolazione :3.493
Superficie : 7,82 Km2
Altitudine
:
Municipio
Via L.Vaccariello
22 83017
Telefono:
Fax:
Pro Loco
Via L.Vaccariello 83017
Telefono:
Sito internet:
www.prolocorotondi.it
E-mail:
ferraroanna79@yahoo.it
Presidente: Ferraro Anna
Maria
Distanza dal Capoluogo
Distanza
dal capoluogo AVELLINO: Km 34
Cenni storici
Le origini sul nome di Rotondi sono incerte. Secondo
alcuni, il nome deriva dai Romani i quali, intorno al
Secondo un’altra ipotesi, che va dal 1200 al 1400,
il nome Rotondi deriva dall’illustre famiglia “De Rotundis”, la quale abitava
in un castello feudale posto in montagna perché, molto probabilmente, doveva
servire come difesa in caso di aggressioni. Successivamente la fortezza venne
ceduta ai frati Cappuccini che lo trasformarono in convento, facendovi
costruire una chiesa, l’attuale “Santuario della Madonna della Stella” dove fu
collocata l’antica statua della Madonna di stile orientale. Nel 1705 essa fu
poi sostituita dall’attuale statua regalata dal Cardinale Orsini. I frati
abitarono nel Santuario fino al 1800, quando lo abbandonarono a causa del
brigantaggio.
In seguito, il feudo di Rotondi passò ad Alfonso
Della Leonessa, ma essendo questi un ribelle, il re Ferrante gli tolse il
territorio e lo donò a Carlo Carafa, Marchese di Montesarchio e,
successivamente, passò ad Alfonso d’Avalos. Nel 1810 il feudo divenne
finalmente Comune ed entrò a far parte del mandamento di Cervinara insieme a
San Martino Valle Caudina.
Figura di spicco nella storia rotondese è certamente
Luciano Vaccariello, sindaco nel 1885 e nel 1887 che, oltre ad essere un uomo
di cultura, si rese benemerito presso i concittadini per una serie di opere
sociali ed umanitarie. Fu ucciso “da una scoppiettata” per mano di Diodato
Lanni, che fu così incriminato per omicidio il
.
Beni culturali, artistici,
storici, ambientali
Il Santuario Madonna della Stella
Sul
poggio, quasi contrafforte avanzato della catena montuosa del Partenio, là dove
dirupi scoscesi ne esaltano la vista sull'intera Valle Caudina, si innalza
verso il cielo il Santuario della Madonna Della Stella, vigile vedetta
sull'intera Valle. Vi si accede attraverso una strada asfaltata che da Rotondi,
passando per la zona del cimitero, si inerpica nel verde della montagna, fino
ad arrivare all'ultima salita da farsi a piedi per l'antica via, o per
l'asfaltata, per ammirare l'intera Valle Caudina sulla loggetta del Santuario.
Saliti i due scalini si entra nel Santuario. Al centro sull'altare maggiore,
sotto la cupola, vi è il trono con l'immagine della Madonna della Stella.
La
prima data certa dell'esistenza di una cappella dedicata alla Madonna della
Stella sul monte Partenio, risale alla visita pastorale che l'arcivescovo di
Benevento Massimiliano De Palumbaria (1547-1607) fece
nel 1599 di cui ne parlano le cronache. La cappellina del piccolo eremitorio
ha la sua importanza per essere visitata dal vescovo, certamente per il culto
che i fedeli di Rotondi tributavano alla Vergine.
I
terremoti del 1688 e del 1702 finirono di aggravare la situazione economica
della zona, tanto che l'Orsini non potè riconsacrare l'altare del Santuario che
nel novembre del 1704. Ed è proprio in questa circostanza che furono offerti 10
ducati da Michelangelo Leggieri per il restaturo
della nicchia e del trono. I lavori furono eseguiti celermente tanto che
nell'agosto del 1705 la chiesa si arricchì della nuova immagine della Vergine
donata dall'arcivescovo Orsini.
Tra
il 1727 ed il 1736 la struttura interna del Santuario fu rivoluzionata. Nel
1727 vennero riadattate le celle degli eremiti, sottostanti
Nel
1885 vennero allungate le mura per circa sei palmi sulla loggia e rinforzate le
fondamenta, ed il Santuario raggiunse le dimensioni attuali.
Nel
1955 il sig. Giuseppe Maietta si fece promotore del
restauro del Santuario e principalmente della costruzione di una casa per
l'eremita e per i pellegrini sul retro del santuario stesso, e finalmente nel
1965 i lavori vennero conclusi e la casa della Madonna inaugurata. Oggi il
complesso è gestito dalla rinnovata confraternita che ne cura la manutenzione e
le varie attività di sviluppo e di gestione con il contributo di tutti i
devoti.
Oltre al Santuario, altre opere importanti del
passato presenti a Rotondi sono:
Il palazzo Maietta, sito
in via Girolamo Del Balzo, il cui valore storico è testimoniato sia dalla
struttura esterna sia dalla presenza all’interno di una incantevole
fontana tutta in pietra con tre raccoglitori d’acqua;
Il palazzo Gallo in via Annunziata;
Un’antica costruzione, situata nella piazza Vittorio
Emanuele, un tempo forse gestita da suore o monaci, la cui caratteristica è la
presenza di una lastra di pietra detta “Culla per i bambini” sulla
quale vi era inciso un portale girevole dal quale, spingendolo,
fuoriusciva una piattaforma che fungeva
da raccoglitore o culla per i piccoli neonati abbandonati;
Una piccola grotta, dietro al Santuario, alla quale si accede scendendo una scaletta, utilizzata un
tempo come celletta per gli eremiti