Comune di NUSCO
( AV )
Popolazione, Superficie, Altitudine s.l.m.
Popolazione : 4420
Superficie : 53,46 Kmq
Altitudine
: 914 M/slm
Municipio
San Giovanni 83051
Telefono: 0827/64942
Fax: 0827/64496
Pro Loco
Piazza Vescovado 83051
Telefono: 3397824022
Presidente: Sichinolfi
Carmelo
Distanza dal Capoluogo e
percorso stradale
Distanza
dal capoluogo AVELLINO: 40
Dall'autostrada A16
NA-BA uscire dal casello AV Est e proseguire sulla Ofantina bis - uscita Nusco a km. 35.
Dall'autostrada A16
BA-NA uscire al casello Candela e proseguire sulla Ofantina bis - uscita Nusco a km. 55
Dal raccordo
autostradale SA-AV uscire ad Atripalda e
proseguire sulla Ofantina bis - uscita Nusco a km. 35.
Cenni storici
Nella
seconda metà del sec. XI, Nusco acquistò il titolo di "civitas" o
perché città ducale o perché eretta a sede vescovile. Ne fu primo
vescovo sant'Amato, nativo del luogo, che ancora oggi ne è il Patrono; in
cattedrale si conservano le sue sacre ossa e la "Chartula Iudicati",
del settembre 1093,
scritta in caratteri longobardi beneventani. Durante il Medioevo il
Castello di Nusco fu una fortezza sicura e diede protezione e riparo a
Guglielmo, ultimo duca di Puglia, nel 1122, e a Manfredi,
nel 1254.
Ebbe
un ruolo storico di primo piano fra le comunità dell'Alta Irpinia fino alla
metà del secolo XVII quando perse il ruolo di centro del feudo; non senza
motivo nel Cinquecento era stato l'unico luogo tipografico della Provincia e il
sesto in assoluto della Campania. La peste del 1656, che distrusse più di
un terzo dei suoi abitanti, diede poi un duro colpo allo sviluppo della sua
popolazione. Dal secolo XII al 1806 in Nusco si avvicendarono feudatari appartenenti
alle famiglie più illustri del Regno di Napoli delle
quali ricordiamo soltanto i De Tivilla, i D'Aquino, i De Gianvilla e gli
Imperiale.
La storia civile della cittadina, comunque, è strettamente legata a quella ecclesiastica, in quanto, essa, nel complesso, è strettamente correlata alla presenza di Vescovi piuttosto che a quella dei feudatari. Sulla cattedrale vescovile, infatti, si sono succeduti almeno 67 Vescovi, tutti storicamente accertati. Grazie alla loro opera vi è fiorito un glorioso Seminario diocesano dove hanno ricevuto la loro istruzione giovani di ogni parte della Provincia, speso distintisi sia in campo ecclesiastico che civile, tanto da far guadagnare a Nusco il titolo di "Atene del Santangiolese". Nei locali del Seminario vi è un'antica Biblioteca, ricca di 10.000 volumi, aperta a tutti. Di grandissimo interesse storico, inoltre, è l'archivio della Curia Vescovile. Dell'antico Castello longobardo si conservano soltanto poche mura fra cui spiccano i resti imponenti della torre e dei lati esposti a settentrione. Recentissimi scavi, voluti fortemente dal nuovo parroco Don Dino Tisato, hanno portato alla luce affreschi difficilmente databili ed attualmente allo studio della Sovrintendenza ai Beni Ambientali.
Beni culturali, artistici, storici,
ambientali
Manifestazioni ed eventi